Per Allianz Lungarini, essere consulenti assicurativi vuol dire accompagnare la persona a una maggiore comprensione su quelle che sono le possibilità per proteggere il proprio futuro, così da vivere in tutta serenità il presente. E questo la nostra agenzia lo crede da ben 50 anni.
La nostra agenzia assicurativa nasce a Cesena nel 1972, fondata da Oreste Lungarini, inizialmente sotto il nome di “Lavoro & Sicurtà Gruppo RAS” e poi diventata Lungarini Allianz nel 2007.
E qui, la passione è di famiglia. Così si sono aggiunti i figli Daniele e Ivan: due generazioni che si incontrano e che hanno permesso alla nostra agenzia di diventare un importante punto di riferimento per il territorio cesenate.
Oggi contiamo ben quattro sedi e un team di oltre venticinque professionisti: un supporto capillare e completo per trovare la soluzione adatta a te, che ti permetta di concentrarti sul tuo lavoro, sul tuo futuro, sui tuoi progetti e desideri. Con la certezza che qualsiasi inconveniente accada avrai chi ti aiuterà a non intaccare le tue risorse patrimoniali (siano esse lo stipendio, una rendita o risparmi) e a trovare le giuste soluzioni.
Ho messo piede dentro gli uffici quando sono arrivati i primi pc, perché ero davvero curioso di capire come funzionassero e vedere cosa potessero fare.
Ho trascorso lì la mia adolescenza, cercavo di dare una mano ma a 15 anni più che altro bloccavo tutta l’operatività dell’ufficio e ricordo ancora le consulenti che urlavano disperate!
Terminati gli studi superiori mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e Commercio. La vita d’agenzia però mi piaceva tanto, e quindi ho cercato in tutti i modi di portare avanti entrambe le cose: lo studio, e il lavoro. Le difficoltà poi sono aumentate, e il mio percorso di studi per diventare agente a tutti gli effetti mi portò a gestire ben due sedi. Non riuscivo più a seguire tutto e per questo dovetti scegliere. E scelsi l’agenzia.
Del mondo assicurativo ne ho sempre sentito parlare. E ho sempre pensato, per tutto il periodo dell’adolescenza, che con statistiche, percentuali, assicurazioni e vendite non volevo avere nulla a che fare. E infatti mi iscrissi alla Facoltà di Ingegneria Elettrica.
In casa due assicuratori avanzavano e bastavano (mio padre e mio fratello!). Fu una scelta felice fino al quarto anno universitario, quando mi bloccai con un esame.
Pensai di prendermi una pausa e iniziai a lavorare in agenzia. A casa nostra con le mani in mano non si poteva stare e del resto io non ne sono mai stato il tipo.
Ricordo un fatto particolare di quell’anno, che cambiò decisamente il mio punto di vista. Entrò una coppia in ufficio, da mio padre.
Erano in una situazione davvero difficile a seguito di un sinistro grave. Avevano dovuto ipotecare la casa. Stettero dentro quell’ufficio praticamente un giorno. E ne uscirono rasserenati.
Guardai serio mio padre: “Ma babbo…quante polizze gli hai fatto sottoscrivere scusa?”. Era stato il mio primo pensiero: in genere quando i clienti stavano dentro molto tempo era per quel motivo lì. Mio padre rise. Non avevano sottoscritto nulla. Li aveva aiutati a ricostruire i fatti, aveva cercato un buon avvocato e pensato come muoversi per la seconda causa imminente.
Per me fu una folgorazione: non era solo un lavoro di vendita, poteva essere qualcosa di più. E iniziai a studiare, in particolare, con passione, l’ambito di consulenza finanziaria e aziendale.